martedì 13 maggio 2014

13 maggio 2014

16 maggio 2013. 

completamente a pezzi, divorata dagli antidolorifici presi a caso, senza tregua e senza senso per contrastare un mal di testa devastante sia a livello fisico che a livello psicologico, mi reco da una super neurologa. La famosa et qualificatissima signora, dopo circa un'ora e mezza di test e di racconto a ruota libera delle mie sfighe presenti e passate, scrive una lettera di due pagine indirizzata al mio medico di base. Diagnosi: ansia, cefalea muscolo tensiva. Cura: 5 mesi - almeno, poi si valuterà - di sertralina al mattino, e Xanax alla sera.
Allibita e allucinata, prendo la lettera e ringrazio, decisa a buttarla via nel primo bidone della spazzatura. antidepressivi? e lo Xanax a bilanciarne la reazione? maddai. ma subdolamente questa lettera non sparisce mai. resiste a cambio scrivania, spostamento mobili, trasloco del fidanzato in casa mia, lavori in casa. Non sparisce.

13 maggio 2014 (oggi)


Tramortita dal mal di testa, dal dolore alle spalle, dal senso di nausea e di debolezza, abbandono mestamente la mia postazione lavorativa. Striscio dunque dal mio dottore con la famosa lettera stretta in mano, e mi faccio fare la ricetta per la sertralina. mi fa anche quella per lo xanax, ma mi rifiuto di comprarlo. quello, almeno quello, no. anche perché sono ancora in scalare di gocce EN - dopo un anno, finalmente a 4. Lo Xanax non lo prendo.

La sertralina - nello specifico Mylan, amorevolmente passato dal servizio sanitario, dunque gratuito (no, non è inquietante questa cosa), giace qui innanzi a me nella sua rassicurante scatoletta bianca, lilla e verde prato.

Vorrei che fosse facile sbarazzarmi anche del mio atroce mal di testa, come sarebbe facile abbandonare questa scatoletta colorata in fondo a un bidone, ma in un anno - curioso il quasi coincidere delle date - il mal di testa non mi abbandona. E se lo fa, vivo in uno stato di terrore totale che torni che preferisco averlo. almeno so che non sta arrivando.

La psic dice che vivo in uno stato di costante minaccia, che mi irrigidisce tutto il corpo (amico Giacobbe, la tua tigre dai denti a sciabola mi spaventerebbe molto meno, con affetto eh) e arriva a provocarmi questa cefalea, appunto, muscolo tensiva che non ha altra origine se non nell'ansia e nella paura. Che diagnosi confortante. praticamente la psic dice che mi induco il mal di testa inconsciamente, piuttosto che vivere nella minaccia che mi arrivi. fantastica la mente, cosa può farti - di male - e quanta fatica si faccia a farsi fare del bene della propria testa.

        

Ragazzi io ci ho provato, ve lo giuro. 
I vostri libri li ho massacrati a forza di leggerli e sottolinearli. Perdonatemi.


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